Cuore di lenticchie

Sono straordinarie. Talvolta vengono relegate alle festività ma questo legume merita di essere valorizzato come protagonista nei nostri piatti durante tutto l’anno.

“Se Esaù vendé la primogenitura per un piatto di lenticchie, bisogna dire che il loro uso, come alimento, è antichissimo, e che egli o n’era ghiotto all’eccesso o soffriva di bulimia”. Pellegrino Artusi così introduceva l’importanza delle Lenticchie, rendendo già l’idea di quanto fossero preziose e desiderate. Le motivazioni sono diverse, in primis le loro spiccate proprietà organolettiche e la storia millenaria le rendono un alimento incredibilmente importante nella nostra alimentazione e nella costruzione di diete; non per niente storicamente sono considerate come la carne dei poveri.

Ma cosa rende speciale la Lenticchia di Castelluccio di Norcia?

Quelle di Castelluccio in particolare, coltivate a 1500 m s.l.m. sui Monti Sibillini, sono una varietà unica temprata nei secoli dalle temperature rigide, conosciute per essere il legume con il più alto valore di proteine. Con questo clima la natura ha fatto un lavoro straordinario: ha permesso a questa varietà di sviluppare una buccia molto più sottile delle altre, perché grazie alle basse temperature non era necessaria la protezione dagli insetti. Per questo motivo, inoltre, durante l’anno non vengono mai effettuati trattamenti.

Oggi vi proponiamo tre scelte di Lenticchie in altrettanti abbinamenti con formaggi diversi per diverse occasioni:

POLPETTE
Aperitivo, contorno o street food, le polpette di Lenticchie sono sempre gustose. In questo caso le Lenticchie Biologiche al Naturale di Del Santo, già cotte e pronte all’uso, si prestano ad esser ridotte facilmente ad impasto.
Vi consigliamo di aggiungere del Fiore Sardo DOP per dare una nota di affumicato di legno e bilanciare la dolcezza delle lenticchie.

ZUPPA
La famosa zuppa di Lenticchie doveva per forza esserci, oggi in una versione diversa con cumino e limone. La ricetta si presenta già con un equilibrio di base al palato fra dolce e acidulo, quindi abbiamo pensato di caratterizzarla verso una leggera acidità con la Robiola di Roccaverano DOP. Se i vostri i gusti invece tendono verso sapori più dolci consigliamo di finire il piatto con lo Squacquerone di Romagna DOP.

PASTA
Prendiamo a prestito la ricetta di Anna Maria Pellegrino “Ri-ga-to-ni in minestra di lenticchia” dal suo blog lacucinadiqb.com e con una libera intepretazione vi suggeriamo di provare ad abbinare la sapidità del Formaggio Canestrato di Passalacqua ad una pasta ricca di profumi di erbe e sapori dolci come il basilico, la santoreggia, i pomodori datterini e il miele.

Matteo De Santi