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IL RISPETTO PER IL PRODOTTO PASSA ANCHE ATTRAVERSO LA CURA NELLA SEGNALAZIONE E NELLA GESTIONE DI EVENTUALI ANOMALIE

Ciascuno di noi dedica tempo al lavoro e alla vita extra lavorativa nella misura e nella proporzione che ritiene più giusta per sé, ma non per tutti è così. Per qualcuno non vi è distinzione fra vita lavorativa e vita privata e non per scelta, ma perché nelle piccole attività si deve fare un po’ di tutto e non ci si può permettere di avere dei collaboratori.

I prodotti che selezioniamo e distribuiamo sono molto spesso espressione di tutta questa dedizione e impegno, per questo motivo è dovere di tutti noi rispettare il prodotto, perché questo significa rispetto per il lavoro, per il tempo, le persone, gli animali e l'ambiente. Da molto lavoriamo per accorciare la distanza fra voi clienti e i produttori che scegliamo, vi raccontiamo le loro storie e sappiamo bene che il nostro “stare in mezzo” ci restituisce responsabilità.imballaggio-valsana

Siamo parte di un flusso di cibo e di informazioni e questo avviene anche grazie alle segnalazioni che riceviamo quotidianamente. Tutto questo flusso di informazioni è la nostra ricchezza perché ci permette di migliorare continuamente la selezione.

Visto che non abbiamo la possibilità di assaggiare e tagliare tutto ciò che arriva e parte dal nostro magazzino ogni giorno, tutti voi avete un ruolo importante quando segnalate anomalie che rendono il prodotto di scarsa qualità e, spesso, a questo confronto ne segue un altro con il produttore.

Selezionare e distribuire alimenti di piccoli e medi produttori è assolutamente gratificante, spesso offre grandi soddisfazioni sensoriali, tuttavia sappiamo bene che la qualità in questo caso non è standardizzazione e riduzione totale delle imperfezioni, bensì artigianalità e originalità.Benedetto Patera Valsana

LO RENDO O LO POSSO VENDERE?

L’aumento dei costi che tutti noi stiamo subendo ci ha costretti a fare un po’ di analisi, soprattutto sui costi di trasporto, e questo ci ha in qualche modo obbligati a guardare allo spreco con occhi diversi.

Far viaggiare la merce quando in realtà si sarebbe potuta trovare un’alternativa (ad esempio uno sconto), o farla viaggiare in condizioni che la rendono poi invendibile (ad esempio senza una protezione, in una busta non idonea al contatto con gli alimenti, con una vita residua troppo breve) diventa uno spreco di denaro ma soprattutto una mancanza di rispetto per il lavoro impiegato per la realizzazione del prodotto, per l’ambiente e per la natura, per la materia prima utilizzata e per il tempo che tutti ci abbiamo dedicato.imballaggio-valsana

Le anomalie che ci segnalate ci aiutano a monitorare le caratteristiche di un prodotto (ad esempio ultimamente è più sapido del solito, è più fresco, più stagionato, ecc) ma non necessariamente avverrà un ritiro. La prima cosa da considerare è: il prodotto è vendibile nonostante l’anomalia?

  • Posso rimuovere solo la parte difettosa? Ad esempio per un formaggio infiltrato. 
  • Lo posso svendere? Magari quando ha un'occhiatura eccessiva, una sfogliatura o una consistenza anomala. 
  • Oppure il prodotto è totalmente invendibile? Ad esempio quando l'imballaggio è gonfio, il prosciutto crudo è "mollone", oppure l'odore è molto sgradevole.

Questa è davvero la parte più importante perché il 40% della merce con difettosità che facciamo rientrare poteva essere venduta o utilizzata in altro modo. Ormai da diversi anni ci siamo dati poche regole, che in breve sono presenti nel nostro catalogo, e che ora vorrei raccontare, con l’auspicio che questa condivisione possa aiutare a sentirci parte di una filiera che alimenta il miglioramento e che mette al centro il rispetto per ciascuno di noi come parte di essa.

Le regole sono spesso noiose e sanno di “imposto”, per questo preferisco parlare di criteri condivisi, che hanno un obiettivo specifico.imballaggio-valsana

CURA DEL RESO: L'IMBALLAGGIO

Capita a volte che un prodotto sia ancora utilizzabile, ma diventi invendibile perché reso senza un imballaggio idoneo, lasciato in condizioni che non lo rendono sicuro per essere consumato. L’integrità della confezione è importante anche per valutare il prodotto: se si rende uno stracchino senza confezione non è possibile determinare se il cattivo aspetto e odore dipende da un difetto di produzione o di conservazione.

A volte basterebbe avvolgere il pezzo nella pellicola per alimenti - o meglio ancora metterlo sottovuoto (se il prodotto lo permette) - e poi farlo viaggiare in un cartone chiuso. La merce dovrebbe esserci restituita così come è stata spedita.imballaggio-valsana

VALUTAZIONE DEL LOTTO: L'ETICHETTA

Ogni settimana riceviamo circa 9 tonnellate di merce, ogni prodotto è accompagnato dal lotto che registriamo per tenere tracciata la partita dall’ingresso all’uscita dal nostro magazzino. La tracciabilità ci consente di bloccare e ritirare partite che risultano non conformi.

Quando riceviamo un reclamo diventa fondamentale quindi recuperare il lotto, in questo modo possiamo:

  • verificare se abbiamo in giacenza ancora la partita per poterla controllare; 
  • verificare quali clienti hanno ricevuto il prodotto non conforme e contattarli; 
  • comunicare al fornitore l’anomalia e dargli la possibilità di verificare e individuare eventuali difformità ed infine attuare le opportune azioni correttive.

Ricevere il prodotto privo dell’etichetta originale con il lotto o la scadenza non ci permette di fare questo e nel migliore dei casi tutto si limiterà a un rimborso senza poter dare altre garanzie.imballaggio-valsana

VALUTAZIONE DEL PRODOTTO: LA TEMPISTICA

Per poter valutare il reso inoltre dobbiamo essere messi nelle condizioni di ricevere il prodotto in tempi brevi, in modo che la qualità non si sia potuta deteriorare a causa dell’eccessiva permanenza presso il cliente o per scarsa qualità della conservazione, per questo il prodotto non dovrà essere scaduto e l’anomalia segnalata entro 30 giorni dalla consegna.

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Benedetto Patera è la persona che in Valsana, in stretto contatto con la Qualità, si occupa della valutazione dei resi. Non vi è dubbio che al centro del lavoro di tutta la filiera (produttore, noi e voi) ci sia il desiderio di far arrivare al consumatore prodotti di prima scelta.

Sogniamo che ciascuno per la propria parte, e quindi tutti insieme, si diventi custodi della qualità del prodotto e della qualità delle relazioni, rispettando il tempo, l’uomo, il lavoro, gli animali e l’ambiente.