Alte Imprese Masterlcass 2023
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Alte imprese è il nostro progetto per restituire valore alla montagna e ai malgari, suoi custodi.
“Oggi non basta più conservare, è il momento di restituire alla Natura”: è l’essenza del pensiero di Alice Cerutti, che ha lasciato il suo ruolo di marketing manager negli USA per tornare a Vercelli a gestire la cascina di famiglia. Oggi Cascina Oschiena è una risaia certificata Friends of Earth, che ha restituito all’ambiente un quarto della superficie risicola, trasformata in Oasi Naturale.
Guido Pallini ha rinunciato invece alla sua carriera nella finanza, a Londra, in una banca di investimento giapponese, per tornare a casa, a Grosseto, e occuparsi dell’azienda di famiglia, allevare bufale e trasformarne il latte in un’azienda agricola a filiera cortissima ed economia circolare.
Irene Piazza dopo la laurea in Scienze e Cultura della Gastronomia e della Ristorazione all’Università di Padova, una bella esperienza come casara in alcuni caseifici, come docente all’Accademia Casearia e come consulente; ha deciso di prendere in gestione una malga, sulle montagne del Trentino, assieme a Elisabetta Foradori, dove alleva le sue Grigio Alpine con un approccio agroecologico, e ne trasforma il latte in formaggi di carattere.
Tre ragazzi di spessore, che hanno scelto di tornare all’agricoltura per diventare seme di cambiamento, grazie alla loro formazione e all’esperienza in altri settori.
Ma cosa c’entrano con Alte Imprese?
UNA SCUOLA DI CORAGGIO
Incontrare persone come Alice, Guido, Irene, così come Filippo del Caseificio Catinaccio - che abbiamo conosciuto nel nostro viaggio in Trentino - è un’esperienza che fa riflettere sul significato di quello che facciamo, sul valore che diamo alle cose.
Alte Imprese è nata per questo. Per dare ad altri ragazzi l’opportunità di fare delle scelte coraggiose. Per restituire persone, competenze, imprenditorialità alla montagna.
È il nostro progetto per restituire valore alla natura: restituire i pascoli che stanno scomparendo, mangiati dal bosco; restituire le malghe, che restano chiuse perchè nessuno le vuole più prendere in gestione; restituire dignità a un mestiere, quello del malgaro, che oggi grazie alla tecnologia, alla formazione, ad una visione imprenditoriale può essere decisamente più sostenibile, non solo per l’ambiente ma anche per chi lo pratica.
COSA FA ALTE IMPRESE
Alte Imprese è la Scuola Internazionale dei Formaggi di Montagna. È partito tutto da un’idea di Danilo Gasparini, docente di Storia dell’Agricoltura e dell’Alimentazione presso l’Università di Padova, che già da qualche anno portava gli studenti del Corso di Laurea in Scienze e Cultura della Gastronomia in malga all’alba.
Assieme a Danilo, e con il supporto di Michele Pozzobon di Burici, abbiamo dato vita a questa piccola scuola, che si contraddistingue per due aspetti: ha un approccio multidisciplinare, perchè lavorare in alpeggio oggi richiede tante competenze, non solo saper fare il formaggio; ha un’apertura internazionale per guardare oltre confine a chi lavora in montagna non solo in Italia, ma anche in Francia, in Svizzera, in Spagna, in Austria.
I CUSTODI DELLA MONTAGNA
Siamo arrivati alla terza edizione della Masterclass “I Custodi della Montagna”, che si è conclusa da poco: un corso di formazione suddiviso in due moduli, una prima parte teorica online e una seconda parte esperienziale in malga.
La parte online vuole mettere le basi di quella che sarà poi l’esperienza in alpeggio, spaziando dalla storia del formaggio alla zootecnia, dalla tecnica casearia all’agroecologia, dal marketing al turismo gastronomico, con diverse testimonianze, anche internazionali, di chi fa oggi questo mestiere. Per arrivare poi alla parte esperienziale in Malga Telvagola, a Pieve Tesino (TN).
Tre giorni molto densi: all’alba la lezione di igiene della mungitura, per poi andare in caseificio con Irene Piazza e assistere alla trasformazione del latte: abbiamo parlato di latte crudo, latte-innesto, siero-innesto, schede di lavorazione e molto altro. Nel pomeriggio abbiamo alternato lezioni di botanica della flora alpina con Silvano Rodato - con cui abbiamo analizzato sul campo la biodiversità dei pascoli - e lezioni sull’agroecologia e il benessere degli animali al pascolo con Francesca Pisseri, con cui abbiamo fatto anche una valutazione sensoriale dei fieni.
In serata ci siamo poi dedicati all’analisi sensoriale dei formaggi con Valentina Bergamin e alla lezione di cucina con i formaggi con Anna Maria Pellegrino. Tre giornate intense, in cui si sono messe a confronto diverse esperienze, sia con i docenti che tra allievi - in una classe molto eterogenea per provenienza (Trentino, Veneto, Friuli, Emilia), e per formazione (allevatori, casari, veterinari, ma anche docenti e grafici) - e sono nate delle belle amicizie.
FARE RETE PER CAMBIARE
L’amore per la montagna, il rispetto per gli animali e per la natura, la voglia di fare qualcosa per cambiare, per tornare a una dimensione più umana, più etica dell’agricoltura. Sono questi valori il denominatore comune di un progetto che chiede tanto impegno, ma restituisce fiducia, coraggio, motivazione, anche solo guardando negli occhi Agnese, Alessandra, Chiara, Clara, Gianluca, Leo, Lorenzo, Marco, Teresa, Samantha, Simone, Valentina, e ascoltando le loro storie e progetti. In bocca al lupo ragazzi, speriamo di essere riusciti a darvi un piccolo aiuto per realizzarli.
Martina Iseppon
Responsabile Marketing