Il rispetto per i tempi naturali di crescita, la pesca sostenibile e la lavorazione manuale sono i segreti per una trota senza eguali: God save the queen...from San Daniele
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ABBINAMENTI NEL PIATTO
Friultrota è un’azienda che da 40 anni lavora col desiderio di accostare innovazione e artigianalità attraverso i prodotti ittici.

La Regina di San Daniele, una trota salmonata allevata e lavorata in Friuli, è riuscita a far conoscere l’azienda negli anni, grazie alla sua genuinità e alta qualità, sia organolettica che di lavorazione. Le baffe, di un rosso incredibilmente vivo, sono di circa 800/1000g e sono prodotte mediante salatura a secco, affumicatura a freddo con legno e bacche e infine spinatura a mano.

Un grande lavoro che si rende necessario quando si ha una materia prima che per essere ottenuta ne chiede altrettanto. Il livello di attenzione va di pari passo al livello di intenzione.

Un prodotto ittico italiano unico, senza conservanti né coloranti, con un apporto incredibile di omega 3. Proviamo a divertirci con qualche abbinamento:

BURRO, MA AL PEPE
Il burro è un po’ come il gelato, nel senso che assorbe molto gli odori e gli umori di tutto quello con cui è a contatto.

Allora mi sono divertito lasciando una notte un burro Brussino a riposare insieme a del pepe (attenti alle quantità, altrimenti diventa intenso) e il giorno dopo mi sono goduto una bella fetta di pane caldo tostato con il più classico degli abbinamenti: Regina e burro, ma al pepe.

MOSTARDA DI AGRUMI
L’agrume e il pesce normalmente vanno sempre d’accordo, difficilmente si stanno antipatici. In questo caso abbiamo la trota con la sua leggera affumicatura e un gusto che è ben delineato.

L’accostamento è con la mostarda, dolcemente piccante, che se dosata ne esalta ancora di più il sapore rendendolo un boccone dal profilo pieno e avvolgente.

ROBIOLA DI ROCCAVERANO DOP FRESCA
Ok, qui vi propongo un abbinamento puro e crudo. Avete una bella bottiglia di qualità da aprire e la Regina a disposizione? Allora vi serve un formaggio all’altezza, e in quanto a caprini la Robiola di Roccaverano di Stutz è più che all’altezza della situazione.

La nota di zeste di limone sarà sorprendente unita a quella affumicata e “grassa” della Regina.

MELA VERDE
Sappiamo che non c’è veramente una stagione specifica per le mele, ma se vogliamo ricordarle perché il periodo della raccolta è appena terminato allora prendetene una bella verde a pasta non farinosa e tagliatela a spicchi sottili.

Sovrapponete gli spicchi su una fetta di pane alternandoli a fette di Regina. Oltre a un filo d’olio d’oliva, si può finire il tutto con del timo limonato per una nota più fine oppure con dell’erba cipollina per una più decisa.

Matteo De Santi
Export Manager

regina-di-san-danieleABBINAMENTI NEL CALICE
Suggerimento librario: Paradiso e Inferno – John Kalman Stefánson

La degustazione alla cieca viene generalmente collegata alla degustazione di vini, ma provate a farlo con il pesce inserendo la Regina di San Daniele in un’orizzontale di salmoni, effetto sorpresa assicurato!

FRIULI ISONZO DOC - CHARDONNAY
Friuli Venezia Giulia

Vitigno internazionale, molto diffuso in Friuli. Viene vinificato in diversi modi, ma io vi suggerirei un vino fermentato e affinato in acciaio. Cercherei di rispettare al massimo la complessità della Regina, senza sovrastarla con intensità aromatiche spinte.

Aspettatevi un vino con note fresche, di frutta tropicale, dal sorso slanciato e dalla sapidità ben percepibile. Quest’ultima caratteristica poi vi aiuterà a bilanciare la dolcezza della trota. 

GRILLO METODO CLASSICO BRUT
Sicilia

Quest’isola magica non è solo terra di vini fermi, ma anche di ottimi produttori di spumanti. Sempre di più il Grillo va affermandosi come una varietà estremamente poliedrica, niente di più meritato!

Aspettatevi un vino solare, maturo e complesso al naso. In questo caso le bolle aiuteranno la bocca a prepararsi a un nuovo boccone di pane, burro pepato e Regina!
Chapeau!

POILLY-FUME' AOC
Francia

Parliamo di un vino a base Sauvignon Blanc, proveniente principalmente dalla riva destra del fiume Loira. Credo questo vino sia un ottimo compagno di viaggio per la Regina di San Daniele.

Al naso sono spesso percettibili note erbacee, di pietra focaia e foglia di pomodoro. Il sorso poi, grazie ad acidità e morbidezza, equilibrerà in maniera completa la grassezza del pesce e le lievi note di fumo che lo caratterizzano. 

PENICILLIN
Cocktail

No, non parliamo di un medicinale, ma di un cocktail intenso dal retrogusto fresco e lievemente pungente.

La miscela prevede una dose di Scotch Whisky e di Islay Single Malt Scotch, a cui vanno uniti il limone, miele e zenzero. Il grasso nobile della trota non è eccessivo, ma necessita sicuramente di essere contrastato. Siate parsimoniosi con lo zenzero e con il miele, non dobbiamo peccare di pungenza e rotondità del cocktail. 

ALTRO IN CANTINA? 

Direi che con la bollicina difficilmente si sbaglia, senza però forzare la mano con vinificazioni “estreme”. Il vino deve essere pulito e senza deviazioni, si rischierebbe di rovinare la trota. Provate l’abbinamento anche con un rosato, magari un Cerasuolo d’Abruzzo, la lieve trama tannica del vino terminerà il sorso in maniera delicata.

Enrico De Conto
Purchase Manager